La Collezione
Abbiamo immaginato un itinerario tra storia, botanica e spiritualità, concedendo spazio anche a credenze e superstizioni popolari. L’Orto del pellegrino ospita un’opera di Vanni Cuoghi “Un intenso profumo di fiori di pesco”, 2013, gentilmente donata dall’artista.
Di quali erbe poteva disporre un pellegrino che percorreva la Via Francigena? Ce ne erano davvero tantissime ma era indispensabile non confondersi e sapere come utilizzarle. Oggi non sappiamo distinguere la bardana dalla borraggine, ma un tempo la conoscenza che un uomo e soprattutto una donna avevano delle erbe era cosa ben diversa. Chi si metteva in viaggio oltre a procurarsi cibo e alloggio, poteva aver bisogno di curarsi.
Non sempre un convento era nei paraggi e le botteghe degli speziali erano rare e costose. Ed il fai da te poteva fare la differenza tra la vita e la morte. L’EQUISETO ad esempio che cresce abbondante lungo i corsi d’acqua era facilmente riconoscibile per le estremità (che ricordano la coda di un cavallo ed è detto infatti “Coda cavallina”) oltre ad essere un emostatico ed un antidiarroico, ed un portentoso ricostituente.
Tra le piante più utili e più comuni le “balsamiche” come BASILICO, MAGGIORANA, SANTOREGGIA, MENTA, TIMO o le “depurative” come ASPARAGO, BARDANA, CARDO, TARASSACO, CICORIA. FINOCCHIO, MENTA e SALVIA indispensabili per l’igiene quotidiana. LAVANDA, LIME ED INCENSO erano buoni antiparassitari in grado di contrastare le innumerevoli infestazioni di pulci, pidocchi, vermi e parassiti del corpo. Non vi era viaggiatore che non conoscesse le applicazioni di AGLIO e ORIGANO: il primo rafforza il sistema immunitario ed è un formidabile antisettico; il secondo potente antibatterico ed antimicotico.
Per i problemi respiratori la CIPOLLA era una vera panacea (ancora oggi si prepara uno sciroppo molto concentrato con 4 cipolle in mezzo litro d’acqua da bere con zucchero o miele). Insieme all’ELICRISO erano piante note ai pellegrini perché alleviavano le irritazioni della cute mentre con l’IPERICO ancora oggi si prepara un olio (oleolito) che cura ferite, ustioni e punture di insetti.