CARCIOFO
Cynara scolymus L.
Medicinale commestibile.
Nel centro-sud Italia, fino a 1100 m di altezza.
Foglie del fusto (raccolte da marzo a maggio) e radici (in primavera o autunno)
Secondo la leggenda, la bellissima ninfa Cynara, con capelli color cenere ed occhi verdi con sfumature viola, respingeva la corte di Zeus e per questo fu trasformata nella pianta spinosa del carciofo. Non tutti sanno che, dal fiore del carciofo, si ottiene un caglio vegetale, chiamato ‘cagliofiore’, ancora utilizzato in alcune località per la produzione di formaggi.
Boccioli fiorali freschi: utilizzati in cucina in varie ricette, crudi o cotti (azione decongestionante del fegato). Decotto di radici: 2-3 g in 100 ml di acqua. Dose: 2-3 tazze al giorno (come diuretico e depurativo epatico). Infuso di foglie: 5 g in 100 ml di acqua. Dose: 3-5 bicchieri al giorno (come coleretico, colagogo e depurativo epatico). Decotto di foglie: 3 g in 100 ml di acqua. Dose: 2-4 tazze al giorno prima dei pasti principali (idem come infuso di foglie), oppure un cucchiaino ogni due ore, come febbrifugo. Tintura madre: 20 g di foglie in 100 ml di alcol a 65 °C macerate per 5 giorni. Dose: 30-60 gocce, tre volte al giorno (contro disfunzioni epatobiliari, ipercolesterolemia, iperuriemia, iperlipidemia, iperglicemia e nel rischio ateromatoso). Succo di foglie (uso esterno): per applicazioni locali, come antireumatico. PRECAUZIONI: Non utilizzare in caso di occlusioni delle vie biliari. Se ne sconsiglia l’uso anche in fase di allattamento, per possibili riduzioni della portata lattea.
Pianta fresca, decotto, infuso e tintura madre
Ritenzione di urina, renella, diabete, anemia, intossicazioni del fegato, stitichezza, congestioni, ipercolesterolemia, iperglicemia, disfunzioni del fegato, iperuricemia, reumatismi, gotta.
Radici: aperitiva, diuretica. Foglie: colagoga, coleretica, febbrifuga, epatoprotettrice, digestiva, ipocolesterolemica, antireumatica, antiurica.