Elicriso
Helichrysum italicum (Roth) Don
Medicinale e commestibile.
Macchie e garighe, prati aridi, fino a 800 m di altezza.
Sommità fiorite (raccolte da luglio ad agosto).
Pianta legata al culto del sole, simbolo di eternità. Plinio racconta che, mischiata al miele veniva somministrata contro il morso dei serpenti. Greci e Romani ne coronavano le statue degli dei: un antico proverbio recita “di fortuna resti intriso, chi si adorna di elicriso”. Ha un odore che ricorda quello della liquirizia.
Uso culinario: le foglioline possono essere utilizzate in cucina per insaporire pietanze. Infuso: 3-5 g in 100 ml di acqua. Dose: 2-4 tazzine al giorno (contro affezioni respiratorie e malattie reumatiche. Con uso esterno: impacchi locali, nelle nevralgie e malattie reumatiche). Tintura madre: soluzione alcolica di circa 60 °C. Dose: 30-60 gocce, 3 volte al giorno (contro allergie, malattie autoimmuni, malattie reumatiche, come regolatore e depurativo epatobiliare). Crema: in combinazione con calendula, olio di germe di grano e olio di mandorle, per applicazioni locali in affezioni dermatologiche allergiche, reumatiche e infiammatorie in genere. Oppure crema con olio essenziale di elicriso 5% e 100 g di miele, per applicazioni locali sull’acne.
Foglie fresche, oppure essiccate in infuso, tintura madre o creme.
Eczemi, dermatiti, psoriasi, scottature solari, ferite, piaghe, affezioni vie respiratorie di tipo allergico e infettivo, patologie connettivali, malattie del fegato e della bile, colecisti, geloni, orticaria, cefalee, emicranie, malattie reumatiche.
Antiallergica, antibatterica, antimicotica, cicatrizzante, espettorante, stimolante per il pancreas, depurativa epatica.