Nocciolo
Corylus avellana L.
Medicinale commestibile
Nei boschi e nelle macchie, fino a 1700 m di altezza.
Frutti, foglie (raccolti da luglio ad agosto), fiori maschili o amenti (da marzo ad aprile) e corteccia (in ottobre)
Il legame tra nocciolo e forze divine è ricorrente. Dai suoi rami venivano ricavati bastoni divinatori capaci di localizzare sorgenti d’acqua e metalli preziosi tra cui l’oro; streghe e stregoni ne facevano bacchette magiche. Il bastone del dio Mercurio (“caduceo”) era in legno di Nocciolo. Nel XVI secolo l’oleum heraclinum, l’olio di nocciolo, era considerato una sorta di panacea in grado di guarire ogni forma di disturbo o malattia (soprattutto usato contro i vermi). Foglie masticate e succo erano un rimedio al veleno della vipera. Con le radici si confezionavano pipe ed altri oggetti; con il legno si produceva il carbone; i frutti del nocciolo, mangiati dall’uomo fin dal Neolitico, fanno parte di molte ricette di dolci tradizionali
Polvere di corteccia: usata in passato per fermare sangue dal naso. Macerato di corteccia: in acqua per 20 giorni, veniva utilizzato negli usi popolari come “disinfettante”. Infuso di foglie e corteccia: ad impacco per cicatrizzare ferite. Decotto di fiori: 3 g in 100 ml di acqua. Dose: 4-5 bicchieri al giorno (contro l’obesità). Decotto di corteccia: 3g in 100 ml di acqua. Dose: 2-5 bicchieri al giorno (contro la febbre). Usato in medicina popolare per curare l’influenza. In uso esterno, preparato al 5%, si applica su vene varicose e ulcere. Decotto di foglie: 5 g in 100 ml di acqua. Dose: 2-3 tazze al giorno (come antidiarroico). Usato anticamente per arrestare emorragie interne, oppure esternamente come antiemorragico.
In polvere, macerato, infuso, decotto.
Emorragie, ferite, piaghe, febbre, varici, disturbi circolatori, dermatosi, anemie, bronchiti croniche
Corteccia: cicatrizzante (uso esterno), febbrifuga (uso interno). Foglie: cicatrizzante (uso esterno), depurativa, antidiarroica, antiemorragica, vasocostrittrice. Amenti maschili: antidiarroica, dimagrante. Frutti: antianemica.