Rosa canina
Rosa canina L.
Medicinale e commestibile.
Boschi con querce, faggi, abeti, pini fino e oltre 1500 m altezza.
Frutti, petali, foglie, giovani getti (raccolti in primavera).
La rosa canina deve deve l’epiteto “canina” a Plinio il Vecchio il quale asseriva che un soldato romano fu guarito dalla rabbia con un decotto delle sue radici. Quando scarseggiarono gli agrumi, durante la Seconda Guerra Mondiale, i frutti della rosa canina venivano utilizzati come fonte di vitamina C, per prevenire lo scorbuto.
Acqua di rose: far bollire per 5 minuti, 20 g di petali freschi in 1 l di acqua distillata, lasciare in infusione per 2 giorni, filtrare e conservare in frigo per circa 30 giorno, da utilizzare per prevenire rughe, acne, couperose e come tonico. Infuso frutti: 3-4 g in 100 ml di acqua dopo aver macerato 8 ore in caso di renella, carenza vitamina C. Marmellata frutti: dopo aver tolto i semi dal ricettacolo fare una marmellata, e assumere in caso di diarrea, mal di stomaco, carenza vitamina C. Gemmoderivato giovani getti: 50 gocce 2 volte al giorno per rafforzare il sistema immunitario, in caso di faringiti, tonsilliti, otiti, coliti, emicranie, eczemi.
Infuso, acqua di rose, marmellata, gemmoderivato.
Emorragie, nefrite, mestruazioni abbondanti, diarree, riniti, faringiti, coliti ulcerose, bronchiti croniche, leucorree, congiuntiviti, indebolimento sistema immunitario, eczemi.
Petali: tonica, antiossidante, astringente. Frutti: diuretici, lassativi, ricchi di vitamina C. Giovani getti: protettivi della cute, del sistema immunitario e di patologie dell’apparato orofaringeo.